21 marzo: gli studenti di Milano contro la mafia

21 marzo: gli studenti di Milano contro la mafia

Nonostante la pandemia, Libera, nei suoi coordinamenti e presidi, si prende l’impegno di ridare voce a questa ricorrenza. Per questo motivo anche noi, presidio Cristina Mazzotti del Liceo, vogliamo condividere e provare a coinvolgere la scuola in una riflessione collettiva, invitando le classi a prendere visione del video sulla memoria realizzato insieme ai compagni dei presidi attivi nei Licei Beccaria, Berchet, Leonardo, Manzoni e Vittorini.

Tra pochi giorni sarà il 21 marzo, equinozio di primavera, giorno di rinascita, di natura che sboccia e vita che riprende, e proprio per questa simbologia questo giorno è stato scelto da Libera, associazione nomi e numeri contro le mafie, per celebrare la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. In questa manifestazione i nomi e cognomi delle vittime sono scanditi in una lunga recita in ordine temporale – a partire dalla prima vittima riconosciuta nel 1878 fino ad oggi- per evitare che si possano considerare alcune vittime più importanti di altre. La giornata, infatti, nasce dal dolore di Carmela, madre di Antonio Montinaro, che, durante la prima commemorazione della strage di Capaci, in lacrime, chiedeva che venisse nominato suo figlio, senza limitarsi all’anonimo “e i ragazzi della scorta”.

Nella XXVI edizione della giornata, Libera ha scelto come slogan “a ricordare e riveder le stelle”, riprendendo l’ultimo verso dell’Inferno, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante. Il tema che guiderà la riflessione sarà il legame tra cultura e memoria, che da sempre la mafia ha cercato di scalfire. Dopo la chiusura di scuole, mostre, teatri e cinema, Libera sente il bisogno di ribadire la centralità della cultura quale fondamento della lotta alle mafie, alla corruzione e alla dispersione scolastica, che può lasciare i giovani soli senza punti di riferimento. Difatti, come possiamo respirare sui banchi di scuola, sappiamo che la cultura insieme alla presa di coscienza sprigiona scintille di memoria e impegno sociale, in grado di seminare responsabilità e generare partecipazione.

Le studentesse e gli studenti del Presidio Libera “Cristina Mazzotti” Liceo Classico Carducci